La Sposa, di Maria Felice Vadalà all’Oratorio di San Mercurio

Tra stucchi e coscienza: il debutto de “La Sposa” all’Oratorio di San Mercurio

Venerdì 5 dicembre, nel silenzio raccolto dell’Oratorio di San Mercurio, è andata in scena la prima uscita de “La Sposa”, l’abito-opera di Maria Felice Vadalà. Il gioiello barocco nel cuore di Palermo, impreziosito dagli stucchi del giovane Giacomo Serpotta, ha accolto un pubblico partecipe e attento, pronto a lasciarsi toccare dalla bellezza e dal significato.

Foto di Aurora Ferrante per VediPalermo

L’abito nuziale, trasformato in tela viva, racconta la storia di una donna sospesa tra sogno romantico e consapevolezza. Le rose, i capelli scompigliati, lo sguardo che evoca la coscienza: tutto parla della forza gentile con cui una donna può scegliere la propria strada, ascoltando sé stessa, la propria voce interiore.

Foto di Aurora Ferrante per VediPalermo

L’atmosfera si è caricata di emozione grazie alle letture poetiche di Agata Albanese e Antonino Schiera. I versi hanno accompagnato l’opera come un sussurro, intrecciando parole e immagini in un viaggio condiviso.

Gli interventi di Bernardo Tortorici e Monica Garraffa hanno offerto spunti di riflessione sul senso del progetto Abiti RiBelli.

Un pomeriggio di arte e partecipazione, che ha restituito dignità ai simboli, dando voce a chi sceglie ogni giorno di trasformare sé stesso e il proprio contesto. Un altro passo ribelle — tra sogni, consapevolezza e comunità.

Foto di Aurora Ferrante per VediPalermo

Consegnati ad Antonella Di Bartolo, dirigente ICS Sperone Pertini, i biglietti sospesi per lo spettacolo del 23 dicembre da parte di Progetto Forense, Amici dei Musei Siciliani e Lions Club Palermo Federico II.

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